1915-l916 LE
OPERAZIONI BELLICHE E I FRONTI INTERNI
Durante il '15 e il
'16, le opere belliche sul fronte orientale sembravano volgere, nel complesso,
a favore degli imperi centrali, coadiuvati dalle forze turche e bulgare,
infatti i Turchi entrano in guerra per bloccare il transito degli eserciti
dell'Intesa attraverso gli stretti e quindi i collegamenti con la Russia. Il
ministro inglese della marina Churchill voleva lanciare un offensiva nel sud
dei Balcani per aiutare la Russia, scongere i Turchi e far alleare i Bulgari
con l'Intesa; la spedizione saprò ai Dardanelli, ma qui fu sconfitto dai
turchi e dovette ritirarsi a Salonnico; questo insuccesso unito al ritiri della
Russia dalla Prussia indussero la Bulgaria a schierarsi a fianco degli imperi
centrali. Nel 16 la situazione sul
fronte orientale era molto incerta, vi sono un susseguirsi di offensive e
invasioni. Sul fronte occidentale invece il conflitto contina a mantenersi
sullo stesso piano del '14, con grandi offensive che non producevano niente.
Gli imperi centrali inizia a sentire i peso del blocco marittimo, per levare
questo blocco la flotta tedesca attacca quella inglese presso lo Jutland, che
si conclude con la situazione invariate. Inizia ora una guerra di sottomarini e
navi corsare, ma quando sottomarini tedeschi affondano il Lusitania, su cui
viaggiano cittadini americani, innescando gravi tensioni con gli Stati Uniti.
Nello sforzo bellico è coinvolta la società civile: l'economia
dei vari paesi è programmata dall'alto in funzione della guerra, viene
reclutata manodopera femminile. In tutti i paesi belligeranti si rafforzano gli
esecutivi.