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LE RIFORME DI DIOCLEZIANO
LE RIFORME DI DIOCLEZIANO
- Le insidie e le minacce contro
l'Impero erano molteplici, per cui qualsiasi istituzione non avrebbe
potuto resistere a lungo; ma l'Impero romano riuscì a reggersi per
altri 2 secoli. Bisogna ricordare che alcuni imperatori riuscirono a
fronteggiare questo processo:detti "difensori o illirici".
Erano abili condottieri amanti dello Stato, poco colti ma molto valorosi.
Primo fra questi imperatori fu M. Aurelio Claudio detto Gotico;
gli successe Aureliano che riuscì a liberare l'Italia da
un'incursione dei barbari, restaurò l'unità dell'Impero e
riformò l'amministrazione dello stato. Per evitare incursioni cinse
Roma di massicce mura di difesa, dette mura aureliane,
ma venne ucciso per vendetta privata. Dopo la sua morte si ripeterono 10
anni di lotte per la successione al trono, sul quale salì Aurelio
Valerio Diocleziano.
- L'ascesa di Diocleziano segnò
un deciso consolidamento dello stato; infatti fu una fortuna che il
governo passò nelle mani di un uomo che s'impegnò a salvare
l'Impero e la sua civiltà, nonostante la propria rozzezza come
soldato e le scarse conoscenze che aveva della romanità. Era
convinto che per ben difendere i confini occorreva rafforzare il governo e
provvedere alla sicurezza interna. Perciò divise l'Impero in 2 parti:l'oriente
con capitale Nicomedia e l'occidente con
capitale Milano. Egli andò a Nicomedia
e pose in occidente Massimiano. Presero il titolo di Augusto,
e per farsi aiutare nel governo e per evitare lotte di successione,
scelsero 2 Cesari in Galerio e Cloro
;tipo di governo detto tetrarchia. Ma il trasferimento del governo
in altre 4 città fece diminuire l'importanza di Roma, che,
pur continuando ad essere il centro spirituale dell'Impero, decadde
dall'alto prestigio di capitale di uno Stato unitario.
- Diocleziano con il sistema della
tetrarchia continuò a sottrarre la nomina imperiale alla
designazione del Senato,e per trovare una valida giustificazione a questo
sistema assunse il titolo di Iovius,
l'inviato di Giove, e si ponevano le basi per l'affermazione del potere teocratico, e Massimiano assunse il
titolo di Herculius, l'inviato di Ercole.
Tuttavia Diocleziano cercò di porre rimedio allo sgretolamento
dell'Impero con le persecuzioni dei cristiani, ma il cristianesimo
risorse più forte e vigoroso che mai.
- le province vennero divise in
circoscrizioni minori più facilmente controllabili. A loro volta
queste minori province vennero raggruppate in 12 diocesi. A
capo delle province furono posti i presidi per l'amministrazione
civile e i duci per la difesa militare, mentre i vicarii furono messi a capo delle diocesi;
queste categorie vennero prese dal ceto senatorio. Le più piccole
unità della nuova
organizzazione statale erano i municipii
governati dalle curie. Si venne a creare una numerosa e costosa burocrazia
e svero le autonomie locali. Particolari cure Diocleziano pose nella
riorganizzazione dell'esercito. I reparti dell'esercito erano
costituiti da soldati scelti dislocati ai confini dell'Impero. Diocleziano
volle anche affrontare la crisi
agricola, in quanto i campi spesso venivano abbandonati dai contadini
che preferivano la città. Obbligò i li a seguire il
mestiere dei genitori e perciò si venne a creare un vero e proprio sistema
di caste ereditarie. Ma tali vincoli ereditari furono suggeriti anche
da esigenze fiscali, in quanto le terre coltivate dalle singole province
vennero gravate di un'imposta commisurata al suo reddito e al numero dei
coloni ivi impegnati. Per fermare il costante rincaro dei prezzi,
Diocleziano emanò un Editto sui prezzi con cui vennero
fissate le tariffe di vendita dei generi di consumo e delle merci varie di
tutto l'Impero. Tale provvedimento provocò una reazione contraria a
quanto si proponeva l'imperatore: i prodotti svero, i prezzi
aumentarono, il mercato clandestino prosperò e la produzione
diminuì, onde dopo un anno dovette essere abrogato.
- Il sistema della tetrarchia avrebbe
potuto funzionare solo se fosse esistito un perfetto accordo tra i 4
colleghi; quindi, il rimedio che si era cercato di trovare poteva
dimostrarsi più pericoloso dei precedenti sistemi. Anche le riforme
che tendevano a rafforzare l'assolutismo dell'imperatore produssero
l'effetto di creare un dispotismo monarchico, secondo cui l'imperatore era
l'incontrastato despota dalla cui volontà dipendeva la vita dei
sudditi e dello Stato. Diocleziano, dopo venti anni di regno abdicò
e i due cesari divennero augusti, mentre Flavio Severo e Massimino
Daia divenivano al loro posto cesari. Il
sistema tetrarchico sembrava funzionare, ma
l'anno dopo, con la morte di Costanzo Cloro, poiché il lio Costantino
si fece proclamare imperatore contrapponendosi a Flavio Severo, al quale
toccava il trono per diritto. Si accesero quindi sanguinose lotte di
successione. Nel frattempo Diocleziano andò a vivere in un sontuoso
palazzo a Salona.
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