storia |
L'ETA' DELLA RESTAURAZIONE
1. LE CONTRADDIZIONI DELL'ETA' DELLA RESTAURAZIONE
Tra il 1789(Dichiarazione dei diritti dell'uomo) e il 1815(sconfitta di Bonaparte), il mondo era cambiato politicamente(nuovi regni),socialmente(nuove istituzioni),economicamente(rivoluzione industriale) e religiosamente (alcuni misero in discussione i misteri religiosi e profanarono altari, lo stesso pontefice fu esiliato). Si seguì una filosofia laica e immanentistica proposta da Kant. Tutte queste novità però finirono per crollare; anche se spesso illegali furono costituite molte società segrete basate sul liberalismo e il costituzionalismo.
2. IL CONGRESSO DI VIENNA
Dopo l'abdicazione di Napoleone, il Congresso di Vienna si riunì tra il 1814-l5, vi convennero cento fra ministri e sovrani, e trai i più importanti ricordiamo quelli d'Inghilterra, Russia, Prussia e Austria. Si promossero tre principi fondamentali: il principio del mantenimento della pace, quello di equilibrio, che prevedeva che non ci fosse una sola grande potenza a conquistare l'egemonia in Europa, e il principio di legittimità, che riconosceva il diritto di trasmissione ereditaria del potere solo ai sovrani legittimi (quelli con un'autorità antica). Tra gli Stati vennero riconosciuti livelli di potere, si parlò anche di "concerto europeo", cioè l'esistenza di comuni interessi tra le potenze e la soluzione pacifica delle contese. Il Congresso conseguì un relativo successo; sotto la proposta dell'Inghilterra si condannò la tratta degli schiavi, sia per ragioni umanitarie, sia perché il loro commercio no era più produttivo, ciò fu una tappa fondamentale nella lotta contro le discriminazioni razziali.
3.
Le deliberazioni
del Congresso si fondavano principalmente sull'accordo di Inghilterra, Austria,
Russia e Prussia. Nel 1815 lo zar Alessandro propose di stringere un'alleanza
fondata sui principi della carità cristiana, della giustizia e della
pace, detta Santa Alleanza. Le basi della sua politica non erano più
gli interessi ma religiosi. L'alleanza fu stretta tra Russia, Prussia e
Austria, invece l'Inghilterra rifiutò perché non credeva a
tali principi mistici e perché credeva che fosse solo un'astuzia dello zar per
operare liberamente nei Balcani. Non volle aderirvi il Papa contrario ad
un'alleanza che accomunava cattolici, luterani e ortodossi. Metternich, principe austriaco, trasformò
4. IL NUOVO ASSETTO POLITICO TERRITORIALE DELL'EUROPA
Per il principio
di legittimità alla Francia furono riconosciuti i confini
(grazie al ministro degli esteri Talerant
7. NUOVO ASSETTO TERRITORIALE DELLA PENISOLA ITALIANA
Il principio di legittimità fu applicato in Italia e i vecchi sovrani tornarono al trono; i territori di Napoleone furono divisi tra quattro stati: il Lombardo-Veneto, l'Austria, lo Stato pontificio e i ducati di Modena e Parma. All'Austria furono assegnati furono assegnati i territori ex cisalpini della Lombardia e del Veneto(Milano, Verona . ); Vittorio Emanuel I, re del Piemonte e Sardegna, recuperò Savoia; Ferdinando 4 di Borbone riprese il regno di Napoli e Sicilia; il ducato di Parma e Piacenza fu assegnato a Maria Luisa d'Asburgo, consorte di Napoleone.
8.
Regno Lombardo-Veneto:
Fu annesso
all'impero asburgico di Francesco I,
le cariche maggiori furono affidate a funzionari austriaci, due
congregazioni (lombarda e veneta) dovevano regolare le tasse stabilite a Vienna.
Regno di Sardegna e del Piemonte:
Tornò al trono Vittorio Emanuele I che allontanò da subito i funzionari che collaborarono con i francesi, sostituendoli con quelli vecchi. Abolì il Codice napoleonico, e fu reintrodotta la costituzione pre-rivoluzionaria(compresa la frusta). Fu contro gli Asburgo in quanto progettava di estendersi fino alla Valle padana. Queste misure fermarono lo sviluppo economico e sociale, costringendo l'organizzazione di società segrete (Adelfi, Federati e Carbonari).
Granducato di Toscana:
Ferdinando III di Lorena ritornato al trono non si discostò mai dall'assolutismo illuminato; sostituì il codice napoleonico con quello Leopoldino. Riammise i Gesuiti in Toscana; l'agricoltura fu una delle più fiorenti d'Italia, la vita culturale fu particolarmente vivace, con legami con intellettuali del resto d'Italia.
Stato Pontificio:
Il papa Pio 7 aveva riguadagnato il suo prestigio, appoggiò i Gesuiti e ricostituì la loro Comnia. Le camne del Lazio tuttavia furono lasciate al pascolo e tornarono ad essere infesta da malaria e briganti. Diversa fu la situazione nelle Legazioni (Bologna, Ravenna, Ferrara) che anche facendo arte dello Stato pontificio furono più progredite economicamente.
Regno di Napoli e di Sicilia:
Ferdinando di Borbone
tornò al trono di Napoli e tentò come Luigi de Medici una politica
dell'amalgama tra le trasformazioni dei francesi e la precedente
politica. Metternich nel timore
di rivolte impose al re, con
Ducato di Parma e Piacenza:
Maria Luisa d'Austria governò con moderazione su Parma e Piacenza,mentre Francesco 4 d'Asburgo a Modena di rivelò un fanatico reazionario.
9. LE SOCIETA' SEGRETE
A causa della censura
imposta alla stampa e il divieto di associazione, si manifestò la
tendenza ad organizzarsi segretamente; le società
segrete derivate dalla Massoneria (sorta in
Inghilterra nel 700), si posero come obbiettivo la lotta alla liberazione dallo
straniero, come
Privacy
|
© ePerTutti.com : tutti i diritti riservati
:::::
Condizioni Generali - Invia - Contatta