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L'INVASIONE DA OCCIDENTE
Il 6 giugno 1944iniziò veramente l'ultimo periodo della guerra.
All'alba di quel giorno, che sarà ricordato nella storia una formidabile flotta d'invasione, composta da 4000 navi scortate da 1100 aerei, al comando del generale americano Eisenhower, si schierò davanti alle coste della Normandia. Era l'invasione. Alle spalle delle linee tedesche furono lanciate oltre 18.000 paracadustisti e, alle ore 6,30 le prime andate di fanteria d'assalto e di carri armati sbarcavano sulle spiagge normanne. La resistenza tedesca fu disperata, ma non potè impedire lo sbarco in forze: a sera, oltre 150 mila uomini avevano messo piede tra l'Orne e la Vire.
Era veramente l'inizio della fine per la potenza nazista; mentre l'offensiva russa a oriente frantumava le armate tedesche e portava la guerra alle frontiere della Germania, gli alleati americani, inglesi, francesi, canadesi allargavano la testa di sbarco e di là iniziavano la riconquista della Francia. Il 15 agosto un sercondo grande sbarco fu effettuato sulle coste della Francia meridionale, vicino a Tolone, e di là le cononne corazzate alleate cominciarono a puntare verso nord. Il 24 agosto fu liberata Parigi. Il 2 settembre la prima Armata americana varcava la frontiera del Belgio e in pochi giorni il piccolo Stato fu liberato. Le forze inglesi invadevano il Belgio e finalmente il 13 settembre - per la prima volta nella storia dai tempi di Napoleone - veniva varcata la frontiera tedesca in due punti, dal Lussemburgo e dal Belgio.
Sul fronte pacifico
Continuava la progressiva riconquista delle isole occupate dai giapponesi: fra gennaio e luglio furono riprese le Marshall, le Caroline, la nuova Guinea le Marianne; la flotta giapponese subì durissime perdite; fra ottobre e dicembre furono riconquistate le Filippine. Si avvicinava la fine anche per il Giappone
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