storia |
L'Italia dal 1914 al 1918
1° agosto 1914: |
il governo di
Calandra decide di rimanere neutrale in quanto |
Primavera 1915: |
gli interventisti intensificano la proanda a favore della guerra con grandi manifestazioni nelle principali città italiane. |
26 aprile 1915: |
il governo firma il Patto di Londra impegnandosi ad entrare in guerra entro un mese contro Austria-Ungheria e Germania, in cambio(dopo la vittoria) di Trieste, Trento, Alto Adige, Istria, Dalmazia e parte delle colonie tedesche in Africa. Il patto doveva essere ratificato dal Parlamento. |
Maggio "radioso" 1915 |
avvengono violenti scontri tra neutralisti e interventisti. |
13 maggio 1915: |
Salandra da le dimissioni poiché non ha più la fiducia del parlamento, ma Vittorio Emanuele III gli conferisce di nuovo l'incarico. |
24 maggio 1915: |
l'Italia entra in guerra, dopo che il Parlamento ha ratificato il Patto di Londra. |
15 maggio 1916: |
l'Austria
organizza |
9 agosto 1916: |
l'Italia attacca la zona del Carso e conquista Gorizia, con numerose perdite su entrambi i fronti per la tattica dell'assalto frontale. |
24 ottobre 1917: |
l'esercito
asburgico-tedesco attacca sul fronte dell'Isonzo a Caporetto e, grazie ad un violentissimo bombardamento
d'artiglieria ed all'impreparazione italiana, avanza fino al Piave (di |
Novembre 1917: |
Cadorna viene esonerato dal comando supremo dell'esercito e viene assegnato al generale Armando Diaz, mentre la direzione politica viene assunta da Vittorio Emanuele Orlando, che cerca di rafforzare il fronte interno, evitando il malcontento delle masse. |
26 ottobre 1918: |
Diaz, dopo un atteggiamento puramente difensivo, ordina l'attacco verso le truppe austro-ungariche, a Vittorio Veneto, che si disgregano. |
4 novembre 1918: |
l'Austria-Ungheria cessa le ostilità, dopo aver firmato la resa il giorno prima. L'Italia esce dalla guerra con 680.000 morti e poche concessioni territoriali. |
|
l'opinione pubblica italiana si divide tra neutralisti [deputati sostenitori di Giolitti(si hanno + vantaggi rimanendo neutrali), Chiesa e cattolici(fatto morale), socialisti riformisti(la guerra è vantaggiosa solo per i capitalisti)] e interventisti |
|
Sono stati inviati al fronte 4.250.000 uomini, di cui il 45% era d'origine contadina e analfabeta; molti vengono denunciati dai tribunali per renitenza, autolesionismo, diserzione tentativo di consegnarsi come prigioniero al nemico, ammutinamento e ribellione aperta; 40.000 impazziscono. |
Privacy
|
© ePerTutti.com : tutti i diritti riservati
:::::
Condizioni Generali - Invia - Contatta