storia |
La 'questione femminile' nella Germania nazista - 1
Joseph Goebbels - destinato a divenire
il ministro della proanda del Reich hitleriano - in un suo racconto
giovanile intitolato 'Michael' scriveva negli anni Trenta: 'La donna ha il compito di essere gradevole e di mettere al mondo
li. Questa non è una idea così retriva e crudele come si
può pensare in un primo momento. Le femmine degli uccelli si puliscono
per il proprio comno e si prendono cura delle uova. In cambio il maschio si
incarica di portare il cibo al nido, rimane vigile e combatte contro tutti i
nemici' A parte la scarsa
conoscenza delle numerose variabili di ruoli che il mondo degli animali assegna
al maschio ed alla femmina di ogni specie, Goebbels esprime in modo quasi
perfetta la divisione dei sessi ideale nei principi nazisti.
Intorno all'ancora minuscolo Partito Nazionalsocialista al principio degli anni
Venti ruotava una società profondamente differente da quella vagheggiata
da Goebbels.
Nonostante ciò si era rotto un
equilibrio nella società tedesca, un equilibrio che destinava la donna
esclusivamente ad un ruolo di moglie e di madre.
I costumi sessuali tradizionali , almeno nelle grandi città come
Berlino, entravano in crisi e i classici ruoli si infrangevano in un'atmosfera
di sperimentalismo e di modernizzazione.
In letteratura si parlava molto di 'matrimonio di prova', di problemi
di ménage à trois e non sembrava più esserci un argomento
realmente tabù. In altri termini
La reazione delle chiese e dei partiti di destra che gridavano alla corruzione
della società non ebbe grande peso: al di là di - rari -
atteggiamenti provocatori o trasgressivi il movimento femminile nella Germania
di Weimar andava acquistando una sempre maggiore autocoscienza e consapevolezza.
Berlino, metà degli anni Venti, si impone una nuova immagine della donna dopo il buio dell'età bismarckiana.
Privacy
|
© ePerTutti.com : tutti i diritti riservati
:::::
Condizioni Generali - Invia - Contatta