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La civilta' Cretese - IL PALAZZO DI CRETA, LE CARATTERISTICHE DI CNOSSO, IL RE MINOSSE, La Civilta' Minoica

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La civilta' Cretese




IL PALAZZO DI CRETA

Centro principale della civilta' minoica, situato sull'isola di Creta. Secondo la leggenda, Cnosso fu la sede del re leggendario Minosse, il cui palazzo, sempre secondo la mitologia, conteneva un labirinto abitato da un mostro, il Minotauro. Nelle vicinanze della citta' era la grotta dove si diceva fosse nato Zeus.

La citta', fondata prima del 3000 a.C., era dominata da un enorme palazzo, architettonicamente complesso, risalente al 2000 a.C.. Distrutto intorno al 1700 a.C. a causa di una guerra o di un terremoto, fu presto ricostruito; ulteriori distruzioni si verificarono intorno al 1550 e, poco dopo, in seguito a un'eruzione del vulcano di Thera (l'odierna Santorini). Invasori provenienti da Micene presero la citta' intorno al 1450 ca. a.C. e il palazzo fu ulteriormente danneggiato verso il 1375 a.C.. Sebbene Cnosso continuasse a essere abitata, nessuno dei magnifici affreschi del palazzo risulta posteriore a questa data. Pur non riconquistando l'antica gloria, la citta' rimase tra le principali dell'isola fino al 67 a.C., quando fu conquistata e distrutta dai romani.



Alla fine del XIX secolo furono avviati scavi preliminari del palazzo, ma ricerche piu' sistematiche cominciarono solo nel 1900 sotto la direzione dell'archeologo britannico Arthur Evans e continuano tuttora.

LE CARATTERISTICHE DI CNOSSO

Sistema di condotte che fornivano acqua pura utilizzata per qualunque evenienza, dall'igiene personale alla cottura dei cibi. Il sistema di condotte provvedeva inoltre alla separazione dell'acqua scura da quella pura. La complessita' del sistema induce gli studiosi a credere che gia' all'epoca fosse noto il principio dei vasi comunicanti.

Le pareti, molto larghe, erano spesso affrescate con scene di vita quotidiana. Famosi sono gli affreschi dei tori con donne e i rosoni

La leggenda del labirinto all'interno del palazzo non e' altro che una leggenda derivante dal fatto che il palazzo era grandissimo ed era il centro del potere. La stessa parola labirinto, significa 'palazzo dell'Ames' ovvero 'palazzo dell'accetta'. L'accetta era il simbolo del potere 

Nel palazzo erano presenti alcune aree principali, ognuna delle quali aveva un suo specifico ingresso, ricordiamo i magazzini, gli appartamenti del re, della regina, le abitazioni dei servi, le sale per i ricevimenti ufficiali

Le stanze della regina erano tra le piu' belle del palazzo, in quanto affrescate, fornite d'acqua corrente e insonorizzate (come le altre stanze importanti). Sulle pareti erano rafurati personaggi femminili, dalle acconciature magnifiche e il trucco perfetto

IL RE MINOSSE

Nella mitologia greca, leggendario re di Creta. Alcuni scrittori antichi identificarono con questo nome svariati sovrani, tra cui Minosse il Vecchio e suo nipote Minosse il Giovane, ma questa distinzione non e mai nelle narrazioni. Minosse era lio di Zeus, padre degli dei, e della principessa Europa. Dalla citta' di Cnosso colonizzo' molte delle isole Egee, ed ebbe fama di sovrano equo, tanto che dopo la morte divenne uno dei giudici dei morti agli inferi.

La leggenda piu' famosa riguardante Minosse narra di come egli, essendosi rifiutato di sacrificare un toro al dio Poseidone, fu da questi punito facendo innamorare sua moglie Pasifae dell'animale, con cui concepi' il Minotauro. Secondo la leggenda attica, Minosse era un tiranno che, per vendicare la morte del lio Androgeo per mano degli ateniesi, ogni anno (ogni sette o nove secondo altre versioni) esigeva da Atene un tributo di sette giovani e sette fanciulle da sacrificare al Minotauro, finche' Teseo, mescolatosi alle vittime, non uccise il mostro.

Si narra anche che Minosse venne ucciso mentre inseguiva Dedalo, in Sicilia. Le leggende concernenti Minosse hanno probabilmente una base storica e rispecchiano l'epoca in cui Creta aveva il supremo potere nella regione Egea, e alcune citta' della Grecia erano soggette ai re di Cnosso.


La Civilta' Minoica

INTRODUZIONE

Le civilta' Egea si sviluppo' (30001200 a.C.) nel bacino del mar Egeo, principalmente a Creta, nelle isole Cicladi e sulla terraferma greca. Essa ebbe due fasi principali: quella minoica, che fiori' a Creta e raggiunse l'apice nella media eta' del Bronzo (20001450 a.C.), soprattutto a Cnosso e a Festo; e quella micenea, che si sviluppo' nella tarda eta' del Bronzo (14501100 a.C.) sulla terraferma, a Micene e in altri centri come Tirinto e Pilo.

Gli antichi scrittori greci avevano narrato di un''eta' degli eroi' che aveva preceduto la loro epoca, ma della civilta' egea non si seppe niente di sicuro fino alla fine del XIX secolo, quando cominciarono gli scavi archeologici nei siti delle leggendarie citta' di Troia, Micene, Cnosso e in altri centri dell'eta' del Bronzo.[1]

ANTICA ETA' DEL BRONZO

Verso il 3000 a.C., nuovi popoli cominciarono ad arrivare nell'Egeo forse dall'Asia Minore. Essi usavano il bronzo per fabbricare armi e utensili. I loro villaggi erano protetti da solide mura. Le sepolture erano collettive in tutto l'Egeo, ma le pratiche d'inumazione variavano. Sulla terraferma erano comuni le tombe a fossa; nelle Cicladi erano frequenti le camere funerarie costruite con pietre allineate (ciste); a Creta infine sono stati scoperti tumuli circolari in pietra, ossari rettangolari e inumazioni in grotte. I defunti venivano sepolti spesso con ricchi corredi funebri.

MEDIA ETA' DEL BRONZO

Verso il 2200-l800 a.C. nuove popolazioni giunsero nelle Cicladi e nella Grecia continentale, compiendo gravi distruzioni e facendo si' che il processo di civilizzazione subisse una fase di arresto. Questi popoli ebbero pero' il merito di introdurre nuovi elementi culturali, come elaborate tecniche di lavorazione della ceramica, l'allevamento dei cavalli e lingue di tipo indoeuropeo.

A Creta, gli edifici, i manufatti e i primi esempi di scrittura testimoniano nel II millennio a.C. il periodo di splendore della civilta' minoica. Fra gli splendidi palazzi reali, centri di queste comunita', il piu' grandioso e' quello di Cnosso. Distrutto probabilmente da un terremoto o da un'invasione straniera verso il 1700 a.C., esso venne ricostruito in modo ancora piu' sfarzoso. Il commercio marittimo minoico si estendeva probabilmente fino alla Sicilia, all'Egitto e alle citta' sulla costa orientale del Mediterraneo.

Esempi di arte minoica sono stati rinvenuti infatti in tutte queste localita'. Fra gli oggetti tipici di quest'arte vi sono numerose statuine della 'signora dei serpenti', una divinita' legata ai poteri della terra, forse di origine mediorientale.

MEDIA ETA' DEL BRONZO

Verso il 22001800 a.C. nuove popolazioni giunsero nelle Cicladi e nella Grecia continentale, compiendo gravi distruzioni e facendo si' che il processo di civilizzazione subisse una fase di arresto. Questi popoli ebbero pero' il merito di introdurre nuovi elementi culturali, come elaborate tecniche di lavorazione della ceramica, l'allevamento dei cavalli e lingue di tipo indoeuropeo.

A Creta, gli edifici, i manufatti e i primi esempi di scrittura testimoniano nel II millennio a.C. il periodo di splendore della civilta' minoica. Fra gli splendidi palazzi reali, centri di queste comunita', il piu' grandioso e' quello di Cnosso. Distrutto probabilmente da un terremoto o da un'invasione straniera verso il 1700 a.C., esso venne ricostruito in modo ancora piu' sfarzoso. Il commercio marittimo minoico si estendeva probabilmente fino alla Sicilia, all'Egitto e alle citta' sulla costa orientale del Mediterraneo.

Esempi di arte minoica sono stati rinvenuti infatti in tutte queste localita'. Fra gli oggetti tipici di quest'arte vi sono numerose statuine della 'signora dei serpenti', una divinita' legata ai poteri della terra, forse di origine mediorientale.


TARDA ETA' DEL BRONZO

La definitiva distruzione dei palazzi cretesi verso il 1450 a.C. fu seguita dal declino della civilta' minoica e dalla conseguente ascesa dei micenei. L'arte di stile miceneo e le tavolette di lineare B trovate sull'isola di Creta attestano la presenza di popolazioni provenienti dalla penisola. Centri della nuova civilta' egea non furono piu' i palazzi insulari ma le citta' fortificate della terraferma. Sulla scena del Mediterraneo, l'antica cultura dei mercanti cretesi veniva sostituita da quella di un popolo guerriero, le cui occupazioni principali erano la caccia e la guerra, rafurate spesso su vasi e altri oggetti d'uso comune.

Una tipica citta' micenea aveva come centro il palazzofortezza abitato dal re e dalla sua corte. Le citta' erano fortificate con massicce strutture di pietre tagliate in modo irregolare. Le maschere d'oro, le armi e i gioielli trovati da Schliemann nelle tombe reali attestano la grande ricchezza e il potere raggiunti dai micenei. Fra queste citta' cosi' ricche e potenti forse c'era anche quella chiamata da Omero Ilio, cioe' Troia: i reperti archeologici indicano che un grande insediamento urbano con le caratteristiche descritte nei poemi omerici venne distrutto verso il 1200 a.C. La data coinciderebbe con quella indicata dalla tradizione greca (1184 a.C.).

Proprio questo periodo segna la fine della civilta' micenea, causata forse da una serie di catastrofi naturali oppure, piu' verosimilmente, dall'invasione dei dori. Il periodo seguente e' definito dagli studiosi come 'medioevo ellenico'.


ARTE E ARCHITETTURA EGEA

L'arte egea e' nota soprattutto per il suo inconfondibile stile naturalistico che riflette alcuni elementi tipici della civilta' minoica: il fasto delle corti; i commerci e gli scambi culturali con l'Oriente; la presenza del mare con le sue creature, le sue divinita' e i suoi misteri. Questo stile si diffuse da Creta alle altre isole dell'arcipelago.


ARCHITETTURA

Le caratteristiche degli edifici minoici sono visibili soprattutto nei palazzi di Creta (Cnosso, Festo, Mallia). Le stanze, poste su diversi livelli, erano organizzate in modo funzionale attorno a un grande cortile centrale. Questi cortili dovevano accogliere la moltitudine dei fedeli che si radunavano di fronte alle sale del culto poste verso ovest. I palazzi avevano anche ampi magazzini nei seminterrati, botteghe di artisti, sale per banchetti e sontuosi alloggi (provvisti di sale da bagno) per i sovrani e i dignitari. Le strutture erano completamente prive di fortificazioni.

Le residenze private della Creta minoica andavano dalle semplici abitazioni dei contadini alle ricche dimore e alle ville, costruite con le stesse caratteristiche e le raffinate tecniche dei palazzi. ½ era un'ampia varieta' di edifici per le sepolture, fra cui le tombe a tholos nella Creta meridionale, costruzioni circolari coperte da una volta di pietra.

I palazzi reali della Grecia continentale erano completamente diversi da quelli di Creta. Consistevano in un tipico megaron, la sala centrale piu' importante, che aveva al centro un ampio focolare circondato da quattro colonne. I megara dei palazzi di Micene, Tirinto e Pilo erano sorprendentemente simili. Recenti scavi compiuti a Micene indicano che, come a Creta, i palazzi erano residenza dei sovrani e insieme centri di culto. Per le sepolture reali i micenei adottarono la tomba minoica a tholos, sviluppandola in una solenne costruzione funeraria. Le stanze funerarie spesso erano coperte da tumuli, ossia collinette artificiali di terra, e vi si accedeva attraverso lunghi corridoi. Nelle tombe piu' evolute, come il cosiddetto 'tesoro di Atreo', lo spazio circolare era coperto da una volta di grandi pietre.


PITTURA E SCULTURA

I dipinti minoici sono costituiti essenzialmente dai vivaci affreschi sulle mura dei palazzi e dagli eleganti disegni che decorano la ceramica. La maggior parte delle sculture minoiche si riduce a una serie di statuette e urine in diversi materiali, oltre a sigilli in pietre lavorate a intaglio.


AFFRESCHI

A Creta i palazzi e le case erano spesso decorati con brillanti pitture parietali. Gli artisti minoici rappresentavano il terreno con contorni ondulati e turbinanti bande di colore per rappresentare l'animazione della vita. Le scene erano ravvivate da animali terrestri e marini in vivace movimento tra rami frondosi o linee ondulate. I minoici ebbero un'abilita' particolare, tra i popoli antichi, nell'esprimere il moto. Le ure umane compaiono soprattutto nelle scene rituali, come quella dell'affresco della Tauromachia (la lotta con il toro) nel palazzo di Cnosso.

Fra i reperti provenienti da Thera c'e' un magnifico paesaggio marino, con una flotta di navi decorate. Divinita' ed esseri del mare sono presenti in ogni manifestazione dell'arte minoica come, ad esempio, la brocca con il polipo di Gournia', celeberrimo esempio di decorazione che avvolge interamente l'oggetto dipinto.


SCULTURA

Tra i primi esempi di scultura nell'Egeo vi sono idoli di forma schematica che richiamano i contorni di un violino. Da questi inizi si svilupparono delle ure in marmo a grandezza naturale e vivacemente dipinte.

Tra i piu' importanti manufatti della civilta' egea vi sono le urine di bronzo che rappresentano fedeli con le braccia alzate in adorazione e bambini che camminano carponi. Gli artisti minoici eccellevano nello scolpire urine di avorio a cui aggiungevano poi altri materiali per migliorare il risultato finale. Nel 1987 e' stata rinvenuta a Palaiokastro la statua di un giovane dio il cui corpo e' scolpito in avorio coperto con una lamina d'oro e la cui testa e' intagliata in un unico pezzo di serpentino grigio azzurro.

I minoici primeggiarono anche nella scultura di vasi in pietra, molti dei quali erano arricchiti da decorazioni a rilievo. I micenei eccelsero invece nelle decorazioni architettoniche. La facciata del cosiddetto 'tesoro di Atreo' a Micene e' abbellita con marmi rossi e verdi e con un fregio di spirali. Le stele di pietra, o colonne commemorative, ritrovate sulle tombe reali a Micene, presentano sia motivi geometrici sia urativi. Un tipico esempio di questo tipo di decorazione e' il monumentale rilievo in pietra sopra la Porta dei Leoni a Micene.


CERAMICA E OGGETTI IN METALLO

Impiegando la stessa tecnica di cottura in tre fasi poi usata dai vasai attici, gli artisti cretesi crearono splendidi oggetti in ceramica in numerose forme e una varieta' inesauribile di decorazioni colorate. Molto apprezzata nel mondo antico, la ceramica minoica fu imitata in tutto l'Egeo e fu inoltre esportata in Egitto e nel Vicino Oriente.

Anche la lavorazione del metallo ebbe un vasto sviluppo a Creta: lo testimoniano, ad esempio, il 'pendente con l'ape' in oro, ritrovato a Mallia, le maschere funerarie, i vasi preziosi, le armi finemente decorate. Spesso gli oggetti erano lavorati a intarsio con metalli di diversi colori, una tecnica che viene definita 'pittura con il metallo'. I raffinati manufatti venivano molto apprezzati in tutta l'area del Mediterraneo







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