storia |
Le
origini della civiltà greca devono potersi collocare verso la fine del
II millennio a.C., quando l'Europa sud-orientale ed
il Vicino Oriente sono sconvolti da grandiosi fenomeni migratori a livello
continentale. Si tratta di spostamenti di intere popolazioni che convergono
verso le sponde del Mar Egeo sia dalle regioni montuose del nord, sia dalle
desolate steppe orientali. La penisola Balcanica
è interessata dalla calata dei dori: essi occupano l'intero Peloponneso
e la loro invasione coincide con la caduta delle città micenee. Il
periodo che segue è di crisi profonda e generalizzata: sembra sparire
ogni forma di arte e viene dimenticato persino l'uso della scrittura (che
riirà solo verso l'VIII secolo a.C.). Le nuove popolazioni doriche
cominciano a mescolarsi con i superstiti delle precedenti stirpi micenee da
tale lentissimo processo ha origine il popolo degli Elleni.
Ciò che più meraviglia della civiltà greca è la sua
fioritura.
L'arte assume significati e finalità prima sconosciuti. Essa infatti si
libera dai condizionamenti della magia e della religione, diventando libera
espressione dell'intelletto umano e razionale ricerca degli ideali assoluti di
bellezza e perfezione. La storia greca è divisa in 4 grandi periodi:
Si abbandona il concetto miceneo di città-fortezza comandata da un re e si afferma la polis, le cui parti fondamentali sono:
La polis rappresenta un bene
comune a tutti i cittadini. I Greci dimostrano di non tenere tanto alla monumentalità, quanto al gusto per le proporzioni e
l'armonia. Del periodo di formazione non abbiamo testimonianze dirette di arte
pittorica, sono stati però rinvenuti molti oggetti dell'artigianato di
terracotta. Alla base dell'ornamentazione pittorica dei manufatti ci sono quasi
esclusivamente ure geometriche (da qui anche il nome di periodo Geometrico),
come svastiche, greche e meandri.
In questo periodo i defunti vengono cremati e sono state divenute diverse
anfore funerarie, ad esempio quella del 'lamento funebre', rinvenuta
vicino ad Atene e risalente all'VIII secolo a.C. Durante il periodo di
formazione il colore della pittura vascolare è il nero, che appare lucido
e smagliante.
Ci fu un notevole incremento demografico ed un conseguente aumento della richiesta di consumo, dovuti alla ripresa dei commerci con l'Asia Minore e il Vicino Oriente e lo svilupparsi delle polis come organismi autonomi. A queste nuove esigenze, le polis greche rispondevano vietandosi di crescere in modo indiscriminato e promovendo la formazione di nuove città: le colonie, aventi le stesse caratteristiche della città madre. All'interno di queste nuove e sempre più ricche polis l'arte riceve un nuovo e più vigoroso impulso. È infatti in questo periodo che sorgono le prime costruzioni architettoniche, soprattutto templi e santuari; la scultura si evolve e la pittura vascolare abbandona totalmente l'impostazione geometrica e indirizza la propria attenzione allo studio della riproduzione della ura umana.
La scultura che sicuramente
più di ogni altra caratterizza e riassume lo spirito greco è il
tempio. I templi hanno proporzioni talmente armoniose e forme così
semplici e razionali da risultare sempre perfettamente equilibrati. Due
elementi caratteristici sono sempre presenti: il naos
(cella dove veniva custodita la statua del dio al quale il tempio era dedicato,
è a pianta rettangolare e vi si accede attraverso un'unica porta) ed il pronaos (funzione di filtro simbolico fra esterno e
interno).
In base al numero e alla disposizione delle colonne che costituiscono il pronaos, il tempio assume diverse denominazioni:
Esistono 3 ordini architettonici impiegati dai greci: il dorico, lo ionico ed il corinzio.
Privacy
|
© ePerTutti.com : tutti i diritti riservati
:::::
Condizioni Generali - Invia - Contatta