storia |
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La giornata di un nobile inizia con il lavaggio mattutino che non richiede molto tempo: dopo aver indossato la camicia i calzoni e le scarpe egli procede ad una sommaria pulizia personale: si lava la faccia e le mani.Qualche volta al mattino, il signora fa un bagno completo immergendosi completamente in una tinozza di legno che un servo ha riempito d' acqua mista ad essenze profumate.
Terminata la toeletta il signore recita le preghiere del mattino ed assiste alla messa nella cappella del castello.
Consumata la sua colazione, il signore si dedica ai suoi impegni di lavoro recandosi nella grande sala dove, durante il corso della mattinata ognuno viene a rendere conto del suo lavoro ed a prendere ordini per la giornata.
Il signore prima dell' ora di pranzo va con li e scudieri ad armeggiare nella sala delle armi, scende nella corte a far visita alle scuderie o al canile, finché il suono di un corno da caccia annuncia che il pranzo è pronto.
Prima di sedersi sugli sgabelli o sui banchi accostati ai tavoli, i convitatisi lavano le mani in bacinelle che i domestici portano in giro; la stessa cosa faranno durante e dopo il pranzo, dal momento che i cibi si prendono in gran parte con le mani.
Ogni convitato ha dinnanzi a sé un piatto di terraglia, una scodella, un cucchiaio, un coltello e un bicchiere.Non si usano forchette e tovaglioli; durante il pasto ognuno si pulisce le mani e la bocca con un lembo dell'ampia tovaglia che copre il tavolo.Le vivande sono presentate su piatti di servizio che i servi depongono sui tavoli.
Le occupazioni pomeridiane del nobile signore sono, di solito, meno impegnative di quelle del mattino.
Terminato il pranzo, egli fa la siesta, indugia con i famigliari e gli ospiti nel giardino annesso al castello, gioca a dama, a scacchi, va a fare un giro nel villaggio oppure va a caccia.
Consumata la cena, tutta la famiglia si riunisce intorno al camino, dove ardono grossi ceppi.
Prima di andare a letto il signore si è fatto consegnare il mazzo delle chiavi, ha controllato che il ponte levatoio sia alzato e che tutte le torce e candele siano spente.Nell' oscurità, solo la vedetta vigila, insonne sulla torre più alta del castello.
BIBLIOGRAFIA: Enciclopedia monografica loescher
"AI TEMPI DEI CASTELLI FEUDALI"
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