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Le Olimpiadi degli antichi e dei moderni
Storicamente
l'inizio delle Olimpiadi è datato
Potevano
iscriversi solo cittadini greci, mentre erano esclusi gli schiavi e le donne,
ammesse come spettatrici, solo se non erano ancora sposate. Per quattro
settimane i concorrenti dovevano allenarsi sotto il controllo dei giudici, per
dimostrare le proprie condizioni fisiche e la possibilità di ben
urare in gara. Terminati i preparativi, atleti, allenatori, giudici e
accomnatori vari si trasferivano a piedi ad Olimpia dove si svolgeva la
cerimonia d'apertura, giuramento olimpico e accensione al fuoco sacro. Alle
gare accedevano solo gli atleti migliori, selezionati nella fase preparatoria,
che si affrontavano in eliminatorie, seminali e finali; i confronti erano
sempre ad eliminazione diretta. Contava solo la vittoria: arrivare secondi era
una sconfitta.
I vincitori dell'Olimpiade erano premiati l'ultimo giorno, durante una solenne cerimonia con una corona di foglie tagliate dall'ulivo sacro. Banchetti e festeggiamenti concludevano la manifestazione. Grandi onori e ricompense attendevano gli atleti vittoriosi, al ritorno in patria. La storia delle olimpiadi antiche termina nel 393 d.C., dopo oltre mille e cento anni, con la proibizione dei giochi, ritenuti ani dall'imperatore romano Teodosio.
Le Olimpiadi come le conosciamo noi, sono state ideate dal barone francese Pierre De Coubertin come occasione d'incontro di tutti i popoli e di tutte le nazioni. Alla loro base c'è l'Olimpismo che è, principalmente, uno 'stato d'animo', fatto di valori internazionalisti e democratici. Il barone Indicava quindi nel rispetto delle differenze culturali, delle diverse identità, la base della reciproca comprensione tra popoli e nazioni. Occasione di quest' incontro tra i popoli era la gara, lo sport. Le gare, il risultato tecnico era secondario per il barone che proclamava: 'Importante non è vincere, ma partecipare'.
Al contrario delle prime Olimpiadi, nel XX secolo invece che sospendere la guerra per partecipare alle Olimpiadi, sospesero le Olimpiadi per andare a combattere in guerra. A differenza delle antiche Olimpiadi, che si svolgevano sempre ad Olimpia, nelle moderne cambiano la loro sede ogni quattro anni.
I1 programma delle gare, che comprendeva all'inizio dieci sport (atletica, ciclismo, ginnastica, lotta, nuoto, scherma, sollevamento pesi, tennis, tiro, canottaggio), fu in seguito modificato e ampliato con l'aggiunta di altre discipline sportive (calcio, judo, ecc.). I premi consistono in medaglie d'oro, d'argento e bronzo e vengono rispettivamente assegnate al primo, al secondo e al terzo classificato.
Ma nonostante gli ideali d'uguaglianza, fraternità e solidarietà promossi da De Coubertin, c'è un tarlo che minaccia le olimpiadi odierne: il doping. Un atleta delle antiche olimpiadi di Grecia che assumeva qualche sostanza per migliorare le prestazioni, non dava alcuno scandalo, anche se risaputo. Ciò non era ritenuto sleale. Oggi il doping fa scandalo perchè la religione si è nettamente staccata dalla magia e perchè la medicina è sorretta da scienze esatte come la fisica e la chimica. Le olimpiadi moderne hanno solo il nome delle antiche olimpiadi greche, ma in effetti sono altra cosa, anche se il doping, la ricerca della vittoria a tutti i costi, anche a spese della salute, tenta di renderle simili a quelle antiche nella loro fase decadente.
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