MOTI
FRANCESI DEL 1830
Abbiamo
visto come con il congresso di Vienna si imponga il principio di
legittimità oltre che di restaurazione, per cui in Francia viene posto
sul trono Luigi XVIII che per i primi anni del regno tutto sommato attua una
politica,per i tempi,abbastanza moderata. La situazione comincia a cambiare nel
1820 quando un esponente del governo,il Duca di Berry
viene assassinato. Da questo assassinio muta completamente l'atteggiamento del
re che inizia una politica reazionaria,assolutistica fiancheggiando dal
fratello(che poi lo sostituirà alla morte) che è il principale
esponente dei cosiddetti ULTRAS (praticamente sono gli esponenti nazionalisti
filomonarchici,molti dei quali erano riparati all'estero durante la Rivoluzione Francese,
e che ovviamente stanno cercando di riprendere in tutti i modi il controllo
della situazione dopo la fine dell'esperienza rivoluzionaria).Precisamente nel
1824 quando Luigi XVIII muore,subentra al suo posto il capo degli ULTRAS,che
prende il nome di Carlo X ,continua
ed esaspera ancora di più la politica reazionaria del
fratello,soprattutto fa approvare dal parlamento una serie di leggi tendenti a
favorire gli elementi filomonarchici,conservatori, in particolar modo la legge
più odiosa per gli elementi moderati è quella che prende il nome
di LEGGE DEL MILIARDO grazie alla quale venivano indennizzati tutti
coloro che a causa della Rivoluzione Francese avevano avuto delle perdite
economiche,delle confische dei beni e ovviamente significa favorire le
classi privilegiate del passato,soprattutto l'aristocrazie e l'alto clero.
Ora l'attuazione di questa legge,soprattutto di quello che veniva considerato
uno spreco di denaro pubblico determina una forte opposizione dell'opinione
pubblica che si manifesta in modo esplicito per quanto democratico nelle elezioni del 1827 quando appunto
viene eletta una camera contraria alla politica del re. In un primo momento
Carlo X cerca di assecondare questo indirizzo,questo chiaro segnale datogli
dalla maggioranza degli elettori francesi,sostituendo il capo del governo (che
era un reazionario) Villere con uno più moderato Martignacq ma questa parentesi dura ben poco perché l'anno
successivo sfidando l'opinione pubblica sostituisce il capo del governo,il
moderato Martignacq, con un altro reazionario che si
chiama Polignac. Inoltre con un'altra sorta di
sfida nei riguardi del popolo nel 1829 con quello che è un vero e
proprio COLPO DI STATO elimina quel poco che rimaneva delle garanzie
costituzionali emanando le cosiddette 4 ORDINANZE REGIE :
eliminazione
della libertà di stampa
scioglie
la camera
indizione
di nuove elezioni
completamento
dell'azione repressiva,perché modificava la legge elettorale in modo da
favorire l'elezione dei rappresentati favorevoli alla corona,alla
monarchia,praticamente mettendo le opposizioni in condizione da non poter
più manifestare il loro reale consenso.
A questo
punto tra il '26 e il 30 luglio del 1830 a Parigi scoppia la Rivoluzione. Sostanzialmente fu una rivoluzione di popolo poiché i principali
esponenti ed i partecipanti a questa rivoluzione furono studenti e operai
repubblicani i quali costringono il re Carlo X alla fuga e sperano che cambi
anche la forma istituzionale (visto che nella stra-grande maggioranza dei casi
i rivoluzionari sono di fede repubblicana). Però nonostante gli esiti
della rivoluzione fossero stati determinati da elementi repubblicani,in pratica
le redini della nuova guida del paese fu assunta dalla borghesia,quindi da
elementi sicuramente non repubblicani,guidati da La Fayet. In realtà
cambia ben poco: la forma istituzionale rimane quella monarchica,cambia
soltanto la ura del re,perché è logico che Carlo X ormai fuggito
all'estero non viene più preso in considerazione. Però questo
governo,questa nuova maggioranza borghese affidò il trono a Luigi
Filippo d'Orleans ,cambia quindi dinastia ma la forma istituzionale
è la stessa. È ovvio che Luigi Filippo D'Orleans essendo stato
portato al potere dalla borghesia,e non si intende piccola-media borghesia ma alta
borghesia quindi i grandi industriali e i grandi commercianti,una volta
salito al potere deve rappresentare (per ovvi motivi) gli interessi,i gusti,le
aspettative,gli obiettivi dell'alta borghesia che ha determinato il suo potere.
Gli esiti della rivoluzione non sono per nulla positiva,favorevoli alle classi
che l'aveva determinata;ovviamente Luigi Filippo intensificherà la sua
politica,soprattutto economica,nel favorire quanto più possibile gli
interessi dell'alta borghesia. Ora da un punto di vista generale,per la
produzione di ricchezza dello stato non è un fatto del tutto negativo
anche se ovviamente la ricchezza prodotta è squilibrata,non è
equamente distribuita tra tutte le classi sociali, però
determinerà l'enorme sviluppo non solo della Francia ma anche di altri
stati europei che caratterizzeranno buona parte dell'Ottocento. Quindi la Francia si avvierà
gradualmente dopo i dissesti del periodo rivoluzionario,dopo quelli dell'epopea
napoleonica,dopo i dissesti causati dalle conseguenze del congresso di Vienna
(pur limitate ma sempre abbastanza pesanti,che avevano indebolito l'economia
francese), comincerà gradualmente a risollevarsi fino a fare delle
Francia della seconda metà dell'Ottocento una delle potenze,se non
militari almeno economico-finanziare dell'Europa.La
cosa più rilevante da sottolineare è che ancora una volta pur
essendo state le classi meno abbienti,subalterne,le artefici della cacciata di
Carlo X,quindi dell'eliminazione di un sistema di governo reazionario-
assolutistico,coloro che poi ne traggono vantaggio non sono loro bensì
le classe politicamente non reazionarie,ma quelle che avevano sostituito alla
ricchezza,potere determinato dalla nascita (aristocrazia) con il potere
determinato dalla ricchezza economica,quindi dai proventi
dell'industrializzazione soprattutto dai proventi dei commerci sempre
più fiorenti,sempre più fruttuosi che però hanno
arricchito i "capitalisti" e non tutta la società e nemmeno strati
sociali che si erano sacrificati (perché con le rivoluzioni vittoriose o
meno,determinano un sacrificio in termini di perdite umane) per abbattere la
monarchia di Carlo X.