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storia |
Michel Gabriel PACCARD
Il Monte Bianco, massiccio situato al confine tra
Svizzera, Francia e Italia fu scalato per la prima volta dal medico Michel
Gabriel Paccard all'epoca 29 anni, buon
alpinista, buon camminatore laureato a Torino e interessato a sperimentazioni
scientifiche e il cercatore di cristalli Jacques Balmat all' epoca 24
anni. Era
il 7 agosto del 1786 quando i due esploratori cittadini di Chamonix,
raggiunsero, alle 18:23, la cima del Monte Bianco. I due vi rimasero per circa
mezz'ora, il tempo necessario a Paccard per compiere le sue osservazioni
scientifiche. I tentativi di conquista della montagna, che con i suoi 4807 metri sul livello
del mare costituisce la cima più alta d'Europa, si erano susseguiti già
negli anni precedenti, infatti il monte fu misurato per la prima volta nel
1775, con un'indicazione di altezza di 4.775 metri.. La prima
misurazione rimase quella accettata sino al 1894 quando, grazie al metodo del
rilevamento trigonometrico, si arrivò a 4.807,2 metri. Nel
1980, una misurazione secondo il metodo della ricostruzione fotogrammetrica
aveva confermato la cifra di 4.807 metri.
Gli abitanti delle valli guardavano con indifferenza questi monti spaventosi,
tanto da soprannominare il Monte Bianco, allora conosciuto come Mont Maudit,
"taupinière blanche", letteralmente "bianco monticello di terra prodotto
dagli scavi della talpa". Ma il 1786 rappresenta la svolta. L'interesse verso
la montagna nasceva grazie agli studi di un giovane scienziato ginevrino di
nome Horace Benedict de Saussure che aveva anche proposto una ricompensa a chi
per primo avesse compiuto la scalata Così,nel giugno 1786, Balmat nel
tentativo di aprirsi una via alla vetta si perde nella nebbia e pernotta in un
bivacco in quota, rientrando a Chamonix il mattino successivo tra lo stupore di
tutti, in quanto non si credeva possibile sopravvivere a quelle altezze.
L'avventura gli procurò, tuttavia, segni d'assideramento che
l'obbligarono a rivolgersi al medico del paese, Paccard appunto. Fu il loro
primo incontro Il suo sogno si realizzò e fu proprio Balmat a condurlo
in vetta, insieme ad altre 18 guide. I due sono rafurati in un bel monumento
di bronzo, collocato sul Pont de Cour, a Chamonix, nel quale Balmat punta il
dito verso il Monte Bianco per mostrarlo a De Saussure. La ura di Paccard assume un' importanza minore
rispetto a quella di Balmat.Nella cittadina alpina di Chamois è stata
tuttavia dedicata una via al medico francese. Il 1786 segna l'inizio
dell'alpinismo agli albori dominato da uno spirito di conquista, ora disciplina
dove prevale un atteggiamento di ricerca di difficoltà.
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