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PROLETARIATO METROPOLITANO E MOVIMENTO DI RESISTENZA PROLETARIO OFFENSIVO

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PROLETARIATO METROPOLITANO E MOVIMENTO DI RESISTENZA PROLETARIO OFFENSIVO


Negli ultimi anni e in modo particolare in quello appena trascorso i comportamenti antagonistici della classe si sono radicalizzati ed estesi in misura tale che non ci appare affatto improprio parlare di guerra civile strisciante. Stando ai dati ufficiali, solo nel '77 sono state compiute oltre duemila azioni offensive e nel solo mese di gennaio '78 oltre trecentocinquanta. Il tutto distribuito su cinquanta province e un centinaio di città.
Chiamiamo Movimento di Resistenza Proletario Offensivo (MRPO) l'area dei comportamenti di classe antagonistici suscitati dall'inasprimento della crisi economica e politica, chiamiamo MRPO l'area delle forze, dei gruppi e dei nuclei rivoluzionari che danno un contenuto politico militare alle loro iniziative di lotta anticapitalistica, antimperialista, antirevisionista e per il comunismo. E' chiaro che il concetto di MRPO non riflette un movimento piatto, omogeneo, ma piuttosto un'area di lotta e di 'movimenti parziali' molto differenziati e però legati da un comune denominatore: il processo di crisi-ristrutturazione trainato dalla borghesia imperialista.
Essendo suscitato da potenti cause economiche e politiche esso cresce e si spande a dispetto di chi lo vorrebbe imbrigliare negli argini di un 'legalismo ad oltranza' e nonostante ci appaia alla sua superficie come una congerie di 'movimenti parziali' senza connessione o come disordinata esplosione di 'nuclei combattenti (oltre cento negli ultimi mesi) esso in realtà è un movimento unitario solidale e duraturo.
A questo punto riteniamo sia utile soffermarci brevemente sull'analisi della nuova composizione di classe che, in seguito al processo di crisi-ristrutturazione si è venuta producendo sulla base strutturale, dando origine ad una realtà estremamente composita e variegata nelle sue determinazioni di classe che va sotto il nome di Proletariato Metropolitano (PM).
Occorre quindi definire organicamente le ure sociali che connotano la soggettività di cui il MRPO è direttamente espressione tenendo sempre che solo il proletariato - sulla base della sua oggettiva collocazione di classe - è il fattore che introduce nella storia un interesse concreto al rifiuto della proprietà privata dei mezzi di produzione, ponendo in tal modo le premesse per la distruzione del capitalismo e l'instaurazione della sua dittatura. L'insieme degli strati sociali che - in quanto separati o via via esclusi da qualsiasi forma di proprietà - gravitano all'interno del proletariato metropolitano, esprimono ciascuno dei movimenti parziali i quali pur agendo su un piano di autonomia politica relativa, sono però determinati nel loro movimento e nella loro possibilità storica di liberazione da quello che fra tutti rappresenta la forza strategica: la classe operaia. E' questo il baricentro, a partire dal quale può sin d'ora, costruirsi l'unità dei vari movimenti parziali; unità che non si dà per aggregazione spontanea dei medesimi, ma attraverso il loro allineamento sulla prassi di lotta sviluppata dalla classe operaia. L'unificazione del MRPO è un processo mediante il quale si realizza la sintesi dialettica degli interessi dei vari movimenti parziali attorno a quelli immediatamente antagonisti della loro componente strategica, e questo processo che non è spontaneo può essere organizzato solamente da un Partito d'avanguardia che assolva ad una funzione d'avanguardia. La classe operaia resta quindi il centro motore del processo rivoluzionario nonché la sua direzione politica, seppure all'interno di essa siano venute producendosi profonde modificazioni che non ne fanno più una realtà omogenea e che pertanto sarà bene esaminare.







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