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INTRODUZIONE
Pericle, nato ad Atene nel 495a.c.e morto nel 429a.c.era un uomo di stato, che lasciò la sua impronta nel periodo classico Greco ( tradizionalmente datato tra il 5° e il 4° secolo a. c.) Era lio di Santippo,uomo politico della generazione precedente e imparentato per via materna con una delle famiglie più nobili di Atene:
gli ALCMEONIDI. Fu educato dai primi sofisti (filosofi che sostenevano la relatività della conoscenza e della morale) in particolareda Anassagora,che gli rivelò il valore dell' intelligenza, ossia la 'grande forza'.
Per molti anni ascoltò e studiò, nell' esercito si comportò valorosamente (con coraggio) e i suoi primi discorsi politici li tenne nell' Assemblea. Si affacciò alla vita politica come accusatore di Cimone,l' uomo poltico, che si opponeva alla democrazia, divenne un leader politico di orientameno democratico e l'uomo più influente di Atene per circa un trentennio, operò per rafforzare il potere del popolo all' interno della città-stato. Proprio in questo periodo ve per la prima volta il termine democrazia (governo del popolo).
POLITICA INTERNA
Pericle governò Atene sfruttando la sua grande popolarità ricoprendo numerose volte la carica di stratega (dal 443 al 430 ininterottamente): formulò proposte di legge riguardanti l'ecclesia, il diritto di decidere il destino di Atene, senza limiti se non quelli che imponeva lei stessa. Egli riteneva che la democrazia fosse la forma più evoluta di governo. Nella sua ottica, la democrazia e l'economia di mercato rappresentavano le due facce della stessa medaglia. Pericle riteneva che sviluppando l'economia di mercato gli ateniesi si rendevano liberi e svincolati dalle rigide norme tradizionali. Pericle si proclamò difensore degliesponenti delle classi più basse, partecipando all' assemblea popolare i cittadini governavano la città in ogni suo aspetto.L'ecclesia, sceglieva i cittadini destinati ai divarsi compiti, amministrativi giudiari, governativi ma riservava a se stessa il diritto di controllo sulle loro attività e di revoca delle loro cariche in qualsiasi momento. La funzione giurisdizionale aveva un enorme importanza nella democrazia ateniese perchè oltre a risolvere i problemi dei cittadini stabiliva e controllava anche se avevano compiuto i loro compiti pubblici e i loro doveri religiosi: approvava o respingeva le decisioni popolari rispetto la costituzione di Atene. Nell'età di Pericle l'attività giuridica era svolta dall' insieme delle giurie popolari:l'elilea.
Pericle fece della sua polis Atene,il massimo centro culturale ed artistico dell'antica Grecia. Promosse le arti e le lettere. Si circondò dei maggiori artisti e pensatori del suo tempo,di cui molti divennero suoi amici come Fidia,Sofocle,Erodoto
Si impegnò per realizzare opere pubbliche la cui testimonianza più alta è la costruzione del Partenone fatto di marmo,situato sull' acropoli,cioè il centro religioso della città,molti templi come quello di Atena Nike;terminò anche l'opera iniziata da Temistocle, cioè la costruzione di lunghe mura che dovevano collegare Atene con il suo porto, situato sulla costa. Queste mura, proteggevano la strada militare, assicurando così il rifornimento della città e il passaggio delle truppe in tempo di guerra. Inventò anche straordinarie soluzioni tecniche per colmare il dislivello tra il pendio della rupe e la piattaforma dell'acropoli ateniese; questo piano è stato però completato solo dopo la sua morte.
POLITICA ESTERA
Per quanto riguarda la politica estera, Pericle rafforzò il peso di Atene all'interno della lega Delio-Attica, un'alleanza formata dai popoli greci per fronteggiare il 'pericolo' Persiano. Quest'alleanza divenne un vero e proprio 'impero'. In tutte le poleis vennero imposti regimi democratici simili a quello di Atene. Durante il suo governo, Pericle stabilì una tregua temporanea con la Persia ( la pace di Callia nel 449 a.C.) e tre anni dopo un trattato di non belligeranza con Sparta, polis che solitamente contendeva ad Atene il primato sulla Grecia. Cercò di annullare le differenze tra Atene e le altre città-stato, formatesi dal momento della colonizzazione, promuovendo la costruzione di colonie militari, situate in punti strategici. La politica imperialista ed espansionistica di Pericle fu una delle cause della guerra del Peloponneso tra Atene e Sparta , egli però partecipò solo in modo marginale a queste guerre, infatti nel 430 a.C. subì un processo infamante per peculato e poco dopo, nel 429 a.C. morì di peste, malattia che aveva colpito violentemente l'Attica, decimandone la popolazione.
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