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RINASCIMENTO
La
costituzione di un Archivio dei Modelli digitali del Design italiano stimola
una verifica del ruolo dei modelli nella storia dell'architettura, a partire
dal Rinascimento quando si assiste ad una notevole produzione di modelli lignei
utilizzati sia nei concorsi sia nei progetti di architettura non solo
religiosa. I modelli digitali permettono nuovi ruoli e modalità di
utilizzo nella progettazione e produzione con alcuni problemi non ancora
risolti e nuove modalità di utilizzo della creatività progettuale
non ancora formalizzata
Ruolo dei modelli nella storia
dell'arte
I modelli architettonici hanno svolto funzioni diverse nel corso della storia
italiana. Durante l'impero Romano, i modelli delle città conquistate
venivano portati in trionfo per dare una maggiore enfasi alle celebrazioni di
potenza alle conquiste delle legioni. Ma è nel Rinascimento che il
modello assume una funzione specifica di comunicazione del progetto
architettonico. Nelle grandi costruzioni a partire dal '400 i modelli vengono
spesso utilizzati per comunicare il progetto ai committenti: Filippo
Brunelleschi (1377-l446) si aggiudicò la commessa per la costruzione
della Cupola del Duomo di Firenze presentando un grande modello in mattoni e
legno "sanza alchuna armadura". Nel 1436 Brunelleschi, Lorenzo Ghiberti ed altri architetti partecipano ad un concorso per
la realizzazione della lanterna della cupola del Duomo di Firenze presentando
modelli in legno. Fu scelto quello di Brunelleschi che presentava un elevato
livello di dettaglio perché doveva servire agli operai come esempio di
realizzazione. I materiali utilizzati erano vari a seconda anche delle parti da
modellare: veniva usato il legno ma anche l'argilla e anche la cera per alcuni
particolari importanti. Il modello, o megli la maquette, come dice Tomàs Maldonado, serve per "vedere in anticipo" lo sviluppo degli
edifici e permette al committente, che è una ura sempre più
definita, di valutare non solo la validità architettonica, ma anche
aspetti più pratici, quali i costi di costruzione o la disposizione
delle parti dell'edificio. La funzione dunque del modello non è
più solo di rappresentazione e comunicazione di un progetto al
committente o alla città, ma assume anche quella che possiamo definire
di simulazione del progetto
Il modello come realizzazione di
un'idea
Per Leon Battista Alberti
(1404-72) l'idea del progetto si poteva realizzare solo attraverso un modello
perché riteneva che l'idea, essendo solo nella mente, era necessariamente
imperfetta e per questo poteva trovare la sua forma compiuta solo nei disegni.
I disegni poi potevano essere studiati e migliorati solo attraverso i modelli
fisici che venivano considerati il migliore strumento per lo studio e la
realizzazione di un'idea. Caratteristiche del modello era l'assenza delle
decorazioni perché doveva servire a valutare il rigore delle forme e delle
scelte architettoniche
Il modello come rappresentazione
A questa concezione si contrapponevano gli architetti del '500, come
Michelangelo (1475-l564) o Antonio da Sangallo (1484-l546) che consideravano il
modello come rappresentazione di un'idea già del tutto formata nella
mente che doveva servire anche da guida e copia per gli operai nel cantiere. La
qualità del modello assumeva un'importanza sempre maggiore e di
conseguenza anche gli artigiani che sapevano riprodurre i progetti a scala
sempre più ridotta cominciavano ad assumere un ruolo decisivo rispetto
ai nuovi committenti ed alle nuove necessità. Maldonado
ricorda infatti che Brunelleschi, Ghiberti e Michelozzo
provenivano, come formazione, da una bottega di orafo, quindi abituati a
lavorare con modelli di piccolo formato e finemente lavorati. Alcuni grandi
progetti architettonici del Rinascimento, come quello della Basilica di San
Pietro a Roma, hanno prodotto, nella loro storia, molti modelli in legno
qualcuno conservati ancora. Il modello realizzato per il progetto del Sangallo
veniva realizzato in contemporanea con la costruzione stessa ed era grande a
sufficienza da entrare e visitare anche l'interno della Basilica. Anche i
colori erano riprodotti per simulare il rivestimento in travertino e stucco.
Applicazioni dei modelli digitale
Applicazioni dei modelli digitale
I modelli digitali aprono nuove e più vaste possibilità di
applicazione della modellazione. Con la prototipazione
digitale si riducono i costi ed i tempi nella realizzazione dei prototipi
fisici che richiedono anche la partecipazione di diverse competenze nella
produzione dei singoli oggetti. I modelli sono inoltre più accessibili a
vasti settori della progettazione e produzione attraverso la semplice copia dei
file anche in rete. Rispetto al ciclo tradizione di progettazione di un
prodotto, i prototipi digitali possono essere modificati durante la fase di
progettazione del prodotto permettendo in un unico ambiente di operare con
nuove verifiche e modifiche. I modelli permettono inoltre l'applicazione di
test di analisi di sforzo, assemblaggio e di verifica strutturale senza i
problemi che si incontrano nelle prove tradizionali con la distruzione dei
modelli fisici e quindi con la necessaria selezione delle prove veramente
indispensabili rispetto a tutte quelee che si
potrebbero compiere. I crash test sulle automobili sono un esempio di possibili
applicazioni senza limiti nei costi dei modelli distrutti nelle prove.
Nuove funzioni dei modelli
I nuovi programmi software di modellazione mirano ad aggiungere nuove
prestazioni di progettazione finora non ancora implementate e tutte miranti a
dare al progettista le funzioni che finora sono state un miraggio e un limite
dei pacchetti CAD: la possibilità di creare un progetto dagli schizzi.
L'idea di progetto si manifesta in modo analogico e deduttivo, non sempre
lineare e mai prevedibile. Le funzioni di modellazione parametrica variazionale e basata su feature
sono i primi passi verso un utilizzo più ampio nei processi di progetto.
I prototipi digitali dovrebbere essere definiti non
solo nella loro geometria ma anche nelle funzioni che possiamo definire di
"intelligenza" cioè che ne determinano il comportamento. Un modello
dovrebbe mantenere la conoscenza anche della sua struttura e composizione, come
succede nei videogame dove se un bicchiere cade si rompe. >La richiesta
dell'industria e dei progettisti più in generale è di poter disporre
di modelli completamente funzionali con comportamenti molto simili agli oggetti
reali ma con una grande libertà di intervento nelle simulazioni e nelle
verifiche.
Problemi di archiviazione
La funzione di un archivio è conservare i documenti nella loro forma
originale e proteggerli dal naturale degrado. Se i documenti sono in formato
digitale si presentano alcuni nuovi problemi mai affrontati nelle normali
esperienze di archiviazione. La velocità nello sviluppo di nuove
tecniche digitali comporta alcuni problemi di memorizzazione delle informazioni
grafiche prodotte dai nuovi media. I supporti di memorizzazion
digitale cambiano radicalmente sia come strumenti hardware che come programmi
software con tempi di obsolescenza molto rapidi.
Migration e Refreshing
Con "migration" si intende la necessità di
trasferire i dati da un sistema considerato obsoleto ad un altro in genere
considerato dal punto di vista hardware mentre con "refreshing"
si prevede la necessità di riconvertire i dati dell'archivio da un
programma software non più utilizzato e quindi dismesso
(ad esempio i documenti di testo realizzati con Wordstar)
ad un altro più attuale. Esiste anche un altro problema, che qui cito
solo, rappresentato dalla "deperibilità" dei supporti magnetici di
memorizzazione. Tutta la nostra civiltà digitale è memorizzata su
supporti che con il tempo si smagnetizzano o deperiscono. E quando questo non
succede, diventano deperitbili i formati hardware e
software. A chi non è capitato di aver la necessità di recuperare
dei file da floppy di 5" 1/4 che abbiamo conservato gelosamente e non riuscire
a trovare un PC con il lettore ancora installato ?
Formato dei file
Il formato digitale dei file ha sempre rappresentato un problema non solo di
memorizzazione ma prima ancora di comunicazione e di interscambio degli disegni
e documenti grafici. Formati raster I formati grafici
raster presentano una standardizzazione definita
favorita anche alla diffusione della grafica in rete. I formati JPEG (Joint Photographic Experts Group) e GIF sono ormai
gli standard di internet e di conseguenza anche di tutte le altre applicazioni.
I formati normalmente utilizzati in tipografia sono i formato TIFF e Postscript. Il formato Acrobat
'Portable Document
Format' (PDF) è un linguaggio di descrizione della ina in modo
indipendente dall'ambiente operativo. Il nuovo formato PNG (Portable
Network Graphics) è stato sviluppato dal
Consorzio W3C per definire uno standard grafico di rete e superare i problemi
di copyright del formato GIF. Formati grafici 3D Quasi tutti i sistemi di
modellazione utilizzano un formato grafico proprietario ma forniscono funzioni
di conversione verso altri formati, specie verso quelli definiti neutrali o
standard come STEP, IGES, SAT, VRML e DXF. L'interscambio dei file fra
modellatori diversi presenta ancora problemi di completo traduzione della
geometria ed ancor più delle feature e delle
funzioni.
Funzioni di un Archivio del Design
In questo contesto caratterizzato da una elevata instabilità delle
tecniche, dei formati e dei sistemi di modellazione, un archivio dovrebbe
svolgere un ruolo non solo di archiviazione e gestione delle informazioni
geometriche e alfanumeriche dei modelli, ma soprattutto promuovere l'utilizzo
creativo dei modelli e una loro disponibilità in rete. Per superare il
limite di un archivio o museo tradizionale "ingessato", anche se in rete, si
dovrebbero sviluppare ambienti "virtuali" di reale utilizzo e interazione con
funzioni di conoscenza, gioco e intrattenimento. L'idea di progetto
dell'Archivio del design italiano è quella di costruzione di un ambiente
di interazione in modalità 'Edutainment'
cioè di 'gioco per scoperta' sui temi forniti dal design e
dalla storia del design soprattutto italiano. Il gioco e gli schemi di
interazione riguardano i temi di conoscenza dei progettisti, dei materiali,
delle funzioni e quanto altro ritenuti interessante ai fini della didattica e
della comunicazione. In definitiva il ruolo più generale di un Archivio
del design utilizzabile in rete dovrebbe essere quello di promozione della
conoscenza e comunicazione dei prodotti del design verso gli studenti ed il
pubblico utilizzando le nuove forme di comunicazione ed al tempo stesso
svolgere un ruolo trainante verso l'industria nell'essere un punto di
riferimento rispetto allo sviluppo delle tecnologie della modellazione 3D.
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