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Riassunto capi del PCUS
Lenin (1917-l924):
Nep:
economia: minore controllo statale, parziale liberalizzazione dei commerci e della proprietà privata;
industriale: industrie sottoposte alle regole del capitalismo, sebbene sotto il controllo dello stato;
culturale: lotta all'analfabetismo;
igienico-sanitario: miglioramento delle condizioni di vita della popolazione;
religioso: lotta contro ogni forma di espressione religiosa (completo ateismo);
istruzione: nessuna libertà di insegnamento, la scuola è atea e marxista;
politico:
1922: nasce una federazione di repubbliche (Urss);
1924: varo della costituzione; potere legislativo: Soviet supremo dell'unione; potere esecutivo: Consiglio dei commissari del popolo.
1919: nasce il Comintern.
Stalin (1924-l953):
abbandona la Nep;
sposta i capitali dal settore agricolo verso quello industriale;
nazionalizzazione forzata media proprietà terrieraà annientamento dei kulaki (1928-l933) e formazione di organismi collettivi di gestione della terra (kolchoz e sovchoz);
vara piani quinquennali;
ritorno al comunismo di guerra (gulag e grandi purghe del 1936-l938) e regime dittatoriale;
1934: Urss entra nella Società delle Nazioni;
1939: patto Molotov-Ribbentrop;
1941: operazione Barbarossa;
1949: Occidente si coalizza nella Nato;
1947: nasce il Cominform;
1949: nasce il Comecon;
1948: piano quinquennale per potenziare l'industria pesante
Chrusčėv (1953-l964):
1955: "più burro e meno cannoni";
coesistenza pacifica:
destalinizzazione;
maggior moderazione in politica estera;
1954: conferenza per il disarmo a Ginevra;
riconciliazione con Tito;
1956: scioglimento del Cominform;
Molotov non più ministro degli esteri.
economia:
raggruppamento di industrie;
potenziare i consumi internià sposta i capitali dall'industria militare a quella civile;
maggiore autonomia e indipendenza nell'utilizzo degli utili delle aziende;
espansione autonoma delle aziende sul mercato.
1961: guerra fredda: tentativo fallito di trasformare Cuba in una base missilistica;
1963: rottura con la Cina.
Breznev (1964-l982):
sviluppo dell'industria leggera;
incremento dei consumi;
rilancio dell'agricoltura;
maggiore apertura all'Occidente:
1977: seconda guerra fredda;
nuova fase espansionistica in Angola, Mozambico e Etiopia;
guerra in Afghanistan.
Gorbačėv (1985-l991):
glasnost e perestrojka;
elezioni pluripartitiche per il Congresso dei delegati del popolo (Parlamento);
repubblica federale con presidente eletto dal popolo;
apertura verso l'Occidente
riduzione dei missili;
1986: ritiro delle truppe dall'Afghanistan;
1989: riapertura dei rapporti diplomatici con la Cina;
1989: lancia l'idea di una "casa comune europea";
1989: incontro in Vaticano tra Gorbačėv e papa Giovanni Paolo II;
1991: trattato Start 1;
economia:
"socialismo aperto"
leggi sul lavoro individuale;
discussioni sulla definizione della proprietà privata;
secessione di Estonia, Lettonia, Lituania, Georgia, Armenia, Ucraina, Bielorussia;
25.12.1991: rassegna le dimissionià fine dell'Urss.
Eltsin (1991-l999):
libero mercato e privatizzazioneà inflazione e povertà;
1993: scontro con Parlamento;
1994: secessione Cecenia;
1998: Usa tagliano finanziamenti a Urss;
1999: si dimette e nomina suo successore Putin
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