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Rivoluzione e controrivoluzione: il biennio rosso (1919/1920)
All'interno delle potenze vincitrici i conflitti furono incanalati all'interno delle istituzioni rappresentative.
In Germania tra il 1918/19 evoluzione dello scontro in senso rivoluzionario.
In Italia scontro tra rivoluzione e controrivoluzione.
Si determinò così una serie di esperimenti e di sussulti rivoluzionari il cui esito fu l'instaurazione di regimi politici autoritari e reazionari.
Anche la Gran Bretagna subì una gravissima crisi economica e sociale.
Il controllo sulle colonie si affievolì e nel 1922 l'Irlanda ottenne l'indipendenza, gli operai diedero vita ad agitazioni sindacali e politiche che furono controllate dal partito laburista e dalle Trade Unions.
Dopo la metà degli anni venti rimasero solo i due grandi partiti, laburisti e conservatori, che formarono il sistema politico bipolare che permise la stabilità politica dell'Inghilterra per tutto il secolo.
GERMANIA 1919/1933
L'esito rivoluzionario sembrava sempre più vicino.
Dopo la rivolta di Kiel e la sconfitta ormai certa, il kaiser Guglielmo II abdicò e venne proclamata la repubblica federale detta di Weimar.
I partiti in questo periodo:
socialdemocratici a favore di un regime parlamentare
socialisti indipendenti a favore di radicali riforme
lega di spartaco Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht, divenne nel 1919 il partito comunista tedesco che, insorto, venne represso tra il 1919/1922.
Alla crisi politica fece eco quella economica determinata soprattutto dall'inflazione incontenibile.
La Germania chiese una sospensione dei amenti alla Francia che nel 1923 occupò militarmente la Ruhr.
In questa situazione aumentarono le adesioni alle associazioni di destra; i temi nazionalistici cominciarono a combinarsi con l'esasperazione razzista.
Nel frattempo si era venuto imponendo il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei lavoratori del quale faceva parte anche Hitler.
A Monaco, nel 1923, Hitler tentò un colpo di mano per trasformare la città in una base da cui sfidare Berlino.
Hitler venne arrestato e, in carcere, scrisse il Mein Kampf, elaborando il suo programma politico.
Quella della repubblica di Weimar fu quindi una parentesi felice prima della catastrofe.
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