tecnologia meccanica |
Lavorazione CHIMICA
- Taglio
- Finitura (piccoli strati di materiale)
- Fresatura (Alleggerimento)
Le lavorazioni chimiche (CHM), permettono di asportare in maniera controllata (atomo per atomo), il metallo dalla superficie di un pezzo mediante l'attacco diretto di soluzioni chimiche capaci di dissolvere il materiale in lavorazione.
Le principali lavorazioni sono:
a: tranciatura chimica
b: fresatura chimica
In entrambe, il pezzo, viene spruzzato o immerso (a seconda delle dimensioni) con una soluzione capace di convertire il metallo in un sale metallico che viene allontanato mediante il continuo rinnovo della soluzione reagente;
la composizione e la concentrazione della soluzione, sono scelte in modo che la velocità di asportazione sia di circa 0,02 mm/min
Per poter attaccare il materiale solo in alcune zone, occorre proteggere le parti che non devono essere lavorate, con un materiale chimicamente inerte come neoprene, plastica vinilica, emulsioni fotosensibili ecc.
Materiale |
Soluzione |
Velocità [mm/min] |
Rugosità [μm] |
Alluminio |
NaOH - NaCl |
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Acciaio |
HNO3 - HCl |
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Rame |
HNO3 - NH4OH |
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Titanio |
HF |
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Tranciatura Chimica
E' impiegata per produrre particolari metallici sottili:
- Pulizia accurata di ogni traccia di sporco, grasso o ruggine;
- Ricopertura del pezzo con emulsione fotosensibile e successiva polimerizzazione mediante esposizione a raggi UV (in precedenza si è ricoperto il film con un'immagine opaca della tranciatura da effettuare, per proteggerla dai raggi);
- Essiccazione in forno;
- Attacco chimico.
Vantaggi:
- I lamierini molto sottili (qualche decimo di mm) possono essere lavorati senza distorsioni;
- La lavorazione non lascia bave;
- Possono essere lavorati materiali duri e fragili;
- Costo di attrezzature e impianto, ridotto;
- La modifica dei progetti non richiede grandi spese;
Fresatura Chimica
La fresatura chimica, è un processo di attacco chimico controllato, in cui il metallo, viene asportato in modo da produrre ure complesse, particolari alleggeriti, lamiere a spessore variabile.
Questo procedimento ha avuto grande sviluppo nell'industria aeronautica, applicata essenzialmente alle leghe d'alluminio.
Il processo, relativamente semplice, consiste nella pulizia accurata (decagio), della lamiera o del pezzo da attaccare; si procede poi a mascherare le aree che non devono essere lavorate con pellicole resistenti all'attacco chimico.
Il pezzo viene poi immerso in una soluzione alcalina calda, dove il materiale viene eroso nelle aree non protette.
Il particolare viene poi risciacquato e successivamente viene rimossa la mascheratura
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